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lunedì 27 aprile 2020

Le peripezie di una Cache !

A Montanaro si presenta un singolare esempio di edifici progettati, e coordinati architettonicamente da un unico architetto, il complesso abbaziale vittoriano, composto da: chiesa di Santa Maria Assunta e San Nicolao, chiesa della Confraternita di San Giovanni Decollato e Santa Marta, campanile e casa del Comune; nel loro insieme offrono una visone di grande effetto scenografico barocco.

Veduta in controluce del complesso abbaziale
Il Complesso Abbaziale vittoriano

Ricevo questo racconto dall'owner della cache "Bella Tosta" Iw1gfv :

È sera, piove forte e sono vicino a Montanaro, tanto vale passare a cercare qualche scatoletta nei paraggi, una e' al complesso abbaziale, mi ci fiondo.

1ª Parte "Il Prelievo"

Parcheggio dietro la chiesa e cerco di andare a piedi verso il punto indicato dal gps, imbocco un tunnel pedonale in un edificio e lì trovo un sacco di gente seduta per terra, ragazzini che si sbaciucchiano, altri che fumano, chi telefona, faccio un po' di slalom tra le varie tipologie di ostacolo, ed arrivo fin nei pressi della chiesa.
Mi guardo attorno, non vedo niente. poi noto una borsa di plastica pendere da un cartello stradale, esattamente dove secondo il gps sarebbe collocato GZ.
Mi sto per avviare per la doverosa verifica, quando esce un fiume di gente dal pub di fronte, meglio aspettare un attimo, ma naturalmente, si fermano tutti li fuori, e arrivano anche delle auto,
Con noncuranza butto un occhio alla busta e sembra proprio la cache che sto cercando, anche il gps continua imperterrito a segnalarmi che sono molto vicino.
particolare della chiesa
Senza farmi vedere copro con l'ombrello il cartello e furtivamente prelevo la cache.

È zuppa, piove ancora forte, non posso certo aprirla li davanti, mi serve un posto coperto come il tunnel ad esempio, che pero' e' ancora pieno di gente, ma penso che la macchina non e' poi cosi' lontana, decido quindi di tornarci e passo di nuovo nel tunnel, facendo il consueto slalom in mezzo ai ragazzi.

2ª parte, "il cavalcavia"

Arrivato alla macchina con l'intenzione di aprirla una volta dentro e firmarla quindi senza bagnarla, visto che continua a piovere, ma mi accorgo che la busta è letteralmente piena d'acqua.
Parto con la macchina ( e la cache, so che non si dovrebbe) in cerca di un posto coperto, tipo un cavalcavia, qualche minuto e ne trovo uno, mi fermo sotto, apro il cofano, poso il log e le 2 buste contenute nella cache sul paracalore dello scarico della macchina, funziona ! in qualche minuto sono entrambe asciutti.

3ª parte, La "borsa di plastica"

Piove, non posso certo rimettere la cache così come è, allora cerco qualcosa di impermeabile, tipo una altra borsa di plastica, ad una trentina di metri dal cavalcavia ne individuo una, anche se ha un bel buco è comunque meglio di quella originale, la lavo alla bell'e meglio in una pozzanghera, la asciugo e torno indietro.

Quasi mi dimenticavo di firmare il log!!!

Il locale oramai sta chiudendo e molti ragazzi escono tutti insieme, così mi aggiro per la piazza con la cache in tasca, aspettando con pazienza che mano a mano tutti se ne vadano, e poi, stesso stratagemma dell' ombrello e rimetto lestamente la cache al suo posto.

Missione Compiuta.

venerdì 24 aprile 2020

Un ritrovamento a 5000 metri



Se si immagina di trovare un cache a 5000 metri sul livello del mare si pensa subito a vette
innevate, ghiacciai, crepacci, corde e ramponi. Invece esistono luoghi nel mondo in cui i 5000 metri
si raggiungono... in autobus !Questo comunque non vuol dire che sia facile trovare un cache a 5000 metri, o poco sotto...
Immagine di un pueblo trovato durante il viaggio per il passo Patampa
Lungo la via
Nel 2015 feci un viaggio in Perù (viaggio stupendo!).
Avevo scoperto da pochi mesi il geocaching, non ero di certo un esperto.
Cercai comunque di unire questo gioco al viaggio, ma il Perù è povero di cache.
Il viaggio  prevedeva il passaggio al Passo Patapampa a 4910 metri sul livello del mare, il punto più
alto del percorso. I turisti si fermano al passo per diversi motivi: farsi una foto con il cartello che
indica l'altitudine, fare una foto al panorama con sette vulcani attivi, comprare qualcosa alle
immancabili bancarelle, andare in bagno.

I geocacher hanno un motivo in più: cercare GC2F7KE, attualmente il 93° cache per maggior altitudine.
Immagine di un Lama incontrato lungo il tragitto
Per arrivare al Passo Patapampa si sale in un paio di giorni dal livello del mare ad una quota da altissima montagna, è vero che la fatica maggiore la fa l'autobus (e l'autista), ma la durata del viaggio, la quantità di tornanti e l'altitudine non ne fanno comunque una delle gite più semplici da affrontare.
L'altitudine si fa sentire, una volta scesi dall'autobus, quando si affronta la salita (seppur breve) che separa il piazzale da GZ. Ma ci sono un altro paio di problemi:

1) la sosta dura 10-15 minuti, se l'autobus riparte tu resti a piedi, magari col cache in mano;

2) il nascondiglio (un omino di pietra) è ripetuto centinaia, migliaia di volte!

Ma Io credo di essermi preparato : ho studiato il listing !
Arrivo al piazzale.
Guardo l'ora per sapere quando ripartirà l'autobus.
Scendo di corsa e mi dirigo alla toilet, (come consigliato dal listing).
Il GPS del cellulare è già acceso e mi guida. Ignoro la toilet, passo oltre...
Ma quando arrivo ad una decina di metri dalle coordinate (col fiatone e le pulsazioni a 200 battiti al minuto) mi prende lo sconforto! Omini di pietra ovunque!

Panorama del punto in cui si trovava la cache
Vicino a GZ

Sono a GZ, per il mio GPS. Mi rilasso e provo a ragionare, rifletto sul nascondiglio e mi guardo attorno, escludo le semplici pile di pietre, cerco gli ammassi in cui ci possa stare un contenitore.
Eppure anche così ne vedo molti.
Mi serve la foto spoiler, per fortuna c'è, salvata offline (altrimenti ciao!).

Inizio a camminare in cerchio confrontando la foto con ciò che mi circonda... attimi di
suspense, poi vedo le rocce giuste!
Sposto una paio di pietre dal piccolo cumulo delicatamente per non fare cadere tutta la costruzione ed ecco il contenitore !

Un emozione !
Fotografia della cache appena ritrovata !
La Cache
La ricerca mi sembra sia durata un'eternità, ma l'orologio dice che sono passati solo 5-6 minuti.
Firmo con calma e faccio un paio di foto al contenitore e all'ambiente circostante (che comunque lo
merita).

Sereno e soddisfatto torno al piazzale e faccio il turista!

Fotografia di varaless in loco
Geocacher Soddisfatto
Il racconto completo del viaggio in Perù (in 3 parti), se volete lo potete trovare all'indirizzo :


mercoledì 22 aprile 2020

Caccia all' Autoporto

Ritorna Giuli B con una delle sue micro-avventure, questa volta all'autoporto Pescarito, tra Camionisti indisciplinati, e sorveglianza pedante !

Vista panoramica dell'autoporto Pescarito
Autoporto Pescarito

In quel di San Mauro per una partita di Franci, ho tempo un'oretta per andare a caccia prima dell'inizio della partita. Inizio da questa cache, che è la più vicina.
Parcheggio a pochi m da GZ e non sono la sola: due camion enormi, con autisti a bordo, stazionano proprio lì e un'auto con un lampeggiante giallo (la sorveglianza notturna, suppongo) fa la ronda.
Vista panoramica con alcuni Camion in primopianoScendo e mi avvicino con nonchalance a ciò che da casa avevo ipotizzato potesse essere il nascondiglio e do ancora un'occhiata alla mappa in modalità earth (il mio indicatore di posizione, come al solito, è un po' ballerino).
Mi dirigo verso un punto, inizio a tastare di qua e di là illuminando la zona con la torcia del cellulare e in pochi minuti la scatoletta è mia.
Tutto sommato pensavo che ci avrei messo molto di più.
Mentre salgo in macchina per firmare, noto che l'auto della sorveglianza si avvicina e si ferma poco distante da me. Cavoli, mi sa che ho dato nell'occhio.
Visto che mi dà le spalle, decido di scendere per risistemare la cache, ma il vigilante riparte, mi supera e si piazza proprio davanti al nascondiglio.

Eh sì, mi sa che ho dato nell'occhio...

Proseguo oltre e cerco un posto dove possa aspettare che il tipo se ne vada senza essere vista, ma la location non è proprio il massimo per fare passeggiate notturne da sola. Allora mi fermo sotto a un lampione e telefono prima a Marco, poi a Thaìs per ingannare il tempo e per sembrare meno sospetta.
Ogni tanto guardo l'orologio per far credere che stia aspettando qualcuno.
Intanto cammino su e giù perché fa anche un po' freddino. Insomma, non so se sembro meno sospetta, così, ma di sicuro sembro qualcos'altro, mi manca solo la borsetta da far roteare...
I miei interlocutori telefonici, in successione, mi lanciano improperi per la situazione in cui mi sono cacciata e provano a darmi consigli pratici:
Lancia la cache verso GZ e scappa !!!
Portatela a casa, portala in palestra e rimettila a posto dopo la partita...
Bussa al finestrino del vigilante e spiegagli tutto...
La via che porta all'autoporto
Ma nessuna di queste soluzioni mi convince, a parte l’ultima, ma non oso.
Nel frattempo arriva un altro camion che cerca di parcheggiare anche lui davanti alla cache. Mi viene il dubbio che sia un event di gc. L'auto della sorveglianza ostacola un po' le manovre del camion, per cui, dopo un po', finalmente si sposta in un punto in cui non la vedo più.
Ne approfitto e vado veloce verso il nascondiglio, riposiziono alla bell'e meglio la cache (mi guardo bene dall’accendere la torcia, stavolta) e torno in macchina trionfante.
Mentre mi asciugo il sudore freddo e mi sistemo per ripartire, il sorvegliante entra di nuovo nel mio parcheggio e si ferma accanto all'uscita.
Sarà anche solo suggestione eh..., ma sembra proprio che mi aspetti al varco.

Immagine "notturna" della cache
La Cache
Non è ancora finita.
Con rinnovata nonchalance, esco ...in contromano ! dall'entrata del parcheggio e mi avvio verso la palestra.
Nello specchietto retrovisore vedo il lampeggiante giallo che mi segue ancora per un po', ma poi finalmente mi lascia.
Insomma, un’avventura da incubo.
Guardo l’ora per vedere se mi avanza tempo per prendere la seconda cache poco distante, ma ho giusto il tempo di tornare in palestra per l’inizio della partita.
Ho impiegato 40 minuti per prendere (e soprattutto rimettere a posto) questa, alla faccia del park&grab!

Da quanto leggo dai log precedenti, credo che sia una delle poche cache per cui andare di notte può essere più a rischio babbanico che di giorno.
Vabbe’, dai, è stata un’esperienza… come dire…

È stata un’esperienza.

TFTC lo stesso, TM_Rocket, soprattutto perchè con questa cache guadagno 1/6 di souvenir 3, 2, 1 Go!!

Una domanda comunque resta senza risposta : perché una cache qui??
Forse l'owner lavora nei paraggi?

lunedì 20 aprile 2020

Una cache Bella Tosta !


Ricevo un imbeccata dall'owner, (grazie jw1gfv) e riporto qui di seguito due resoconti della ricerca di una cache oramai archiviata, che presentava difficolta' (e rischi oserei dire) non indifferenti !!!

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Immagine che rappresenta l'inizio del Canale di Caluso
Il Canale di Caluso

Oggi, primo settembre, la mia biro rossa è tornata in azione per motivi meno divertenti del geocaching. Esami di riparazione (sono stato buonissimo).
Mentre evidenziava le forze espresse in joule e gli esponenti sbagliati, la bic da venti centesimi mi vibrava in mano.
Voleva vergare logbooks, non imbrattare banali esercizi svolti. Per cui, appena esco da scuola, mi lascio guidare da lei.
Vado verso questa nuova cache che sembra promettere bene.
Parcheggiata la macchina (quella di mia moglie per non destare sospetti), sbaglio immediatamente strada. Mentre cammino leggo bene il listing e torno indietro. 
Fotografia del sentierino da percorrere per raggiungere GZ
Il Sentiero
Appeso al guard rail con il canale che scorre sotto, penso di correre il rischio che qualcuno sputi dal finestrino scaraventandomi nelle acque gelate. 
Attaccato il sentierino la situazione è meno pericolosa. 
Ci sono molti alberi ai quali aggrapparsi, anche se alcuni dei quali sono secchi e traditori. La passeggiata si snoda su una striscia di terra a tratti larga solo mezzo metro, con acqua che scorre veloce e profonda da entrambi i lati. Il pensiero di finire intrappolato nella centrale elettrica mi attanaglia la mente, per cui per una volta non cammino guardando il GPS ma dove metto i piedi.

Raggiunto il casotto, eseguo facilmente i calcoli richiesti e mi dirigo verso lo step successivo. Il quale si rivela essere un posto molto divertente. Qui la ricerca del contenitore intermedio mi richiede una decina di minuti, un po' perchè mi trovo sotto agli alberi e un po' perchè insisto a cercare in luoghi pericolosi. Alla fine il piccolo salta fuori da un posticino molto tranquillo, e spero che l'owner non me ne voglia se do questo piccolo suggerimento. Non state troppo a cercare sulla piccola piazzola di cemento, perchè l'acqua sale di livello di trenta centimetri in due secondi, senza preavviso, come la cascata di Wipe Out.

Nel contenitore trovo le informazioni che mi servono per raggiungere le coordinate finali. In poco tempo mi trovo lì. Fa un caldo bestia, ma ringrazio i jeans perchè avrei le gambe insanguinate. Anche qui un po' di smarrimento, ma alla fine... wow!

Un signor nascondiglio. Mr Hiding Spot! Fantastico, complimenti!

Tornato alla macchina, prima di andar via, approfitto dell'offerta del negozio di fronte e mi compro cinque pennelli di pura setola made in Italy soli sette euro.
I miei complimenti, jw1gfv. Il tuo nickname rimane per me un mistero, ma hai confezionato un bellissimo cache. Per il fatto che abbia un contenitore intermedio (come in effetti indica il simbolino dei multicache), per il posto molto particolare e divertente, ma soprattutto per il nascondiglio finale.
Adesso vado via, faccio un giretto per un paio di cache e torno a casa. Mal che vada, se mia moglie mi chiede dove sono stato, posso sempre dire "dal ferramenta".

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Erik The Red



Canale Caluso, le paratie
Le Paratie
Sabato, giorno della petnoira. Non smetterò mai di chiedermelo: Ma si puo' dall'Astigiano andare a farsi tagliare i cappelli a Ciriè?! 

Me ne faccio una ragione, anche perché ho in sospeso questo cache promettente nel Canavese e voglio sfruttare l'attesa per affrontarlo. Ovviamente non ho minimamente considerato il tempo necessario per lo spostamento, che risulta addirittura leggermente superiore alla mezz'ora, vale a dire che non ho a disposizione tutto il tempo che pensavo.

Arrivo, parcheggio, passo il ponte e poi prendo subito il sentieri no che mi porta ad essere circondato dall'acqua. Un posto veramente interessante. Giungo al casotto e risolvo facilmente i calcoli.
Procedo, spero senza essere visto dalle persone presenti nel cortile dell'azienda (quella che viene raggiunta dal ponticello per intenderci).

Arrivo alla punta e anche qui trovo abbastanza facilmente il contenitore, grazie alle info del log precedente di Erik, che diventerà fondamentale più in là. L'unico intoppo, se così lo vogliamo definire, è la difficilissima estrazione dei foglietti dalla bottiglietta in plastica. Comunque ci riesco, anche senza dover usare le maniere forti.

Sono soddisfatto! La location mi piace, c'è il sole che filtra tra gli alberi e ho tutto il necessario per andare allo step finale.
Vado avanti come descrizione e dopo una decina di minuti giungo dei dintorni del final. Nel frattempo sono con me i CaniSciolti, liberati nel frattempo dal baule dove hanno dovuto aspettare mentre camminavo tra le acque.
Scorcio del Canale di Caluso
Scorcio del Canale
Qui la situazione cambia: Rovi e spine la fanno da padrone, strappo il giubbotto. Le spine passano addirittura attraverso i jeans. Saranno jeans cinesi o spine assassine mutate.
Ma la cosa peggiore: Il gps continua a mandarmi verso la recinzione dell'azienda e dall'altra parte sento voci, di cui una ad un certo punto fa: Chi c'è? Dato che non sento alcun discorso tipo telefonata, temo sia stato rivolto a me.
Mi allontano per un po' e poi torno per continuare le ricerche. Ma continuo a non trovare nulla. Ma il peggio è che non ho nessuna idea di cosa cercare, non la minima intuizione. Caro owner, se sabato scorso verso mezzogiorno ti fischiavano le orecchie, ora sai perché.
Leggo ancora il log di Erik per apprendere qualcosa in più, ma oltre a che si deve trattare di un bel nascondiglio, non c'è nessuna info utile alla causa.
In compenso mi stanno cercando da Cirié. Se è pronta già ora ed io sono ancora qui in alto mare + la mezz'ora di viaggio di ritorno...sono messo male, malissimo!.
Decido di ignorare gli squilli, anzi metto il silenzioso. Dopo aver cercato ancora un po ed altri incontri ravvicinati con le spine decido di chiedere aiuto al vichingo. Ed infatti dopo qualche scambio di messaggi whats up, lui mi conduce al cache, a più di 15 metri da dove io stavo cercando.
In poche parole, non l'avrei mai trovato, anche perché il nascondiglio è molto bello e camo.
Soddisfatto, corro verso la macchina per ritornare in fretta da chi mi aspetta.
Visto che Erik è stato così utile, magari ha anche qualche buon consiglio per una scusa da presentare a Cirié.
Ma cosa chiedo a lui, che in termini di corda tesa e messo ancora peggio di me?!

Grazie per questo bel cache in una location molto insolita!

CaniSciolti



La final :



Si toglieva il bullone da sotto alla ferrovia, si girava la piastra e sotto si rivelava il buco che conteneva la cache !




venerdì 17 aprile 2020

Babbo Natale non esiste ! (come i Teletubbies)


Ecco un avventura dei The Fr3aks :

Dopo una settimana (lavorativa) di sole e temperature primaverili, giunge un tristissimo sabato di nuvole e pioggia. E cosa fanno i Fr3aks per omaggiare la primavera incombente e salutare il Generale Inverno che se ne sta andando nell'emisfero australe?
Invece che salire in qualche rifugio e ammazzarsi di polenta e salsiccia, come sarebbe giusto fare in una giornata simile, decidono di andare a fare trekking.
La Fefy era talmente entusiasta delle passeggiate fatte in Scozia la scorsa estate sotto la pioggia che non vedeva l'ora di replicare anche in Italia.
In più si fa prendere anche dalla sua solita smania dell'effetieffe e guarda caso sono usciti questi due cache da poche ore.
F1 è un po' più dubbioso (si ricordava che il biellese fosse territorio di caccia di qualcun altro), ma cosa non si fa per accontentare la propria pulzella... meglio questo che un tennis di diamanti.


A Torino piove. Durante il tragitto la Fefy osa esclamare: 
stiamo andando verso il bello!


Si arriva al parcheggio sotto un diluvio battente.
Probabilmente a Torino è spuntato il sole...

Mentre i due si arrabattano per mettersi robe impermeabili e recuperare ombrelli vari, bussa al finestrino una cosa che assomiglia ad un Teletubbies tutto grigio.
Ah, ma guarda un po', è l'owner, inguainato in un k-way. Ebbene, il caso vuole che fosse qua per un maintenance.
Dopo essersi scambiati i convenevoli, l'owner-teletubbies informa il duo che probabilmente gli effetieffe son già andati. La reazione di F1 è la stessa di un bambino che viene informato sull'inesistenza di Babbo Natale: non ci crede.
Infatti il duo fa spallucce e dopo aver appreso le indicazioni su come raggiungere i cache, parte di gran carriera.
Dopotutto li aspetta una camminata di 2 ore.

O almeno così sostiene Colei Che Legge Attentamente i Listing...


Dopo neanche un quarto d'ora, si è già davanti al primo GZ. A questo punto a F1 sorge il dubbio: possibile che l'owner metta solo due cache in una camminata di due ore e che il primo sia già qui?
La Fefy si ravvede e scopre che il numero 2 è riferito ai km totali da fare, non alle ore di cammino.
Andiamo bene.
Beh, guardando il lato positivo non piove neanche tanto...
Grazie alle indicazioni dell'owner il ritrovamento è quasi immediato (oddio, tra il gps che non collabora, l'acqua e un hint abbastanza enigmatico, qualche minuto lo perdono...). Peccato che questo comporti un'amara scoperta: Babbo Natale non esiste...

Grazie a Varaless per questa bella passeggiata: sarebbe stata sicuramente ancor più bella ci fosse stato il sole, ma ormai conoscerai i Fr3aks: sono di bocca buona...


martedì 14 aprile 2020

Made in Italy... in Cina

Ricevo questo racconto di respiro Internazionale da varaless :


Panorama
Spesso quando viaggio mi porto qualche contenitore di riserva per poter fare manutenzione nel caso
fosse necessario.
Quando ho fatto un viaggio in Cina avevo con me due canister: uno normale, l'altro magnetico.
Il motivo era che un cache nascosto nell'ultimo avamposto della Grande Muraglia probabilmente richiedeva manutenzione, ma non sapendo il tipo di nascondiglio mi ero preparato alle due possibilità (magnetico/non magnetico).
Il cache della Grande Muraglia si era rivelato di tipo non magnetico, quindi mi era rimasto nello zaino il solo contenitore magnetico.
Nel viaggio stavamo costeggiando il margine del deserto del Taklamakan, detto il Mare della Morte.Le temperature possono variare dai+40°C in estate a -20°C in inverno. Inoltre sono frequentitempeste di sabbia con venti che arrivano a superare i 100 km/h. La zona è sconosciuta ai normali itinerari turistici, ma, come spesso accade, è ricca di meraviglie archeologiche e sorprese!Una di queste meraviglie si trova a sud della città di Ürümqi e a 10 km da Turfan, nella regione dello Xinjiang.
Si tratta delle rovine dell'antica città di Jiaohe. E' un importante sito archeologico lungo la Via della Seta. La città è stata costruita su un'isola lunga 1650 m e larga circa 300 m nel mezzo di un fiume
che formava una difesa naturale. Le pareti a dirupo alte oltre 30 metri su tutti i lati dell'isola proteggevano la città degli eventuali attacchi dei nemici.
La città si è sviluppata nella parte meridionale con i quartieri residenziali dove sorge anche un'ampia costruzione governativa, mentre a nord sorgevano templi buddisti e numerosi stupa alternati alle coltivazioni, soprattutto di vigne.

Tutti gli edifici sono in terra cruda e quindi molto sensibili agli eventi atmosferici. In pratica la città si sta disgregando lentamente. Nella sua massima espansione durante la dinastia Tang (IX secolo d.C.) probabilmente arrivò ad avere 7.000 abitanti.

Il fiume garantiva un costante approvvigionamento d'acqua, almeno finché non si prosciugò.
La città venne progressivamente abbandonata fino a subire la distruzione nel XIII secolo con l'invasione di Genghis Khan quando oramai il suo declino era cominciato.

Quindi mi trovo alle propaggini del deserto più micidiale della Terra (non sono io a dirlo, leggete
"Diavoli stranieri sulla Via della Seta" di Peter Hopkirk, ed. Adhelphi), con un tesoro archeologico
pressoché sconosciuto davanti, un contenitore magnetico nello zaino, il cache più vicino a quasi 500
km e una bellissima piattaforma di legno sorretta da solidissime putrelle d'acciaio come belvedere.

Cosa fa un geocacher?

Nasconde un cache!

Tornato a casa scrivo il listing e provo a farmelo pubblicare. Ovviamente il revisore si rifiuta di pubblicarlo senza un convincente piano di manutenzione o un contatto locale che si prenda cura del cache. Cosa fare?
Non me la sento di proporre un piano di manutenzione finto, così provo a contattare alcuni geocacher Cinesi che abbiano nascosto cache in "zona", fino a qualche migliaio di km di distanza.
Dopo vari tentativi fallimentari mi risponde wangxys che vive a 900 km di distanza, ma ogni tanto va ad Ürümqi.
Accetta di fare manutenzione!
(E' come se un geocacher di Milano accettasse di fare manutenzione ad un cache sull'Etna perché ogni tanto va a Palermo, in più in Cina non sono sicuro che ci sia il collegamento aereo equivalente.)

Comunque, profonda gratitudine a wangxys, il revisore accetta!

Il Listing fu pubblicato col GCcode: GC7BGPJ.

Epilogo.
In due anni e mezzo il cache è stato trovato 5 volte; wangxys ha provato ad andare a cercarlo una volta, ma ha sbagliato autobus fraintendendo le mie indicazioni... ci riproverà.

Mappa delle rovine


sabato 11 aprile 2020

Telecom e Papere

Sono preso dal tentativo di migliorare uno dei tanti record abbastanza bislacchi di noi Geocacher, quello di cache trovate in giorni consecutivi, stasera ho un appuntamento alle 21, ma urge una cache per continuare la striscia positiva di tre giorni oramai acquisita agli atti.
Questa cache, non e' troppo lontana ed e' in un parco pubblico, e' ancora inverno, per cui e' il momento giusto, perche' i parchi non sono ancora granche' affollati (a parte i Geocacher che non si fermano mai... e alcuni che ci vanno a telefonare ho scoperto).
Arrivo in paese, e adocchio subito il parco, e' sul retro di un castello e circondato da mura :

1 Problema : Trovare Parcheggio

Sono con la piccolina di casa, la 500, penso sara' facile trovare un posticino, ma niente questo paese e' privo di parcheggi di sorta i pochi che ci sono sono privati o occupati, dopo un paio di giri trovo un mini spazio molto angusto, sarebbe a pagamento, ma mancano una decina di minuti allo scadere mica passeranno a quest'ora ancora a controllare noh ?

2 Problema : Trovare L'ingresso

La villa e' imponente, e il suo cancello inesorabilmente chiuso.
Scavalcare ? no no troppo esposto, Aggirare ? Mah, se e' un parco pubblico avrà bene anche un ingresso noh ?
Vedo due ragazzi uscire da una stradina stretta, e penso che siano arrivati dal parco, mi incammino di buona lena, vedo dei portoni in lontananza sul muro di cinta, non vedo nessuno uscire, ma a quest'ora d'inverno non c'e' tutto sto movimento penso.
Arrivo quasi di fronte ai portoni e mi rendo conto che sono chiusi anch'essi.
vicolo cieco, ci fosse almeno qualcuno in giro a cui chiedere, ed intanto il tempo passa inesorabile...
Torno in piazza, e tento l'aggiramento della villa e del suo sigillato cancello dall'altro lato, Bingo !
qui c'e un po' piu' di movimento ed intravedo l'entrata un po' piu' in giu' sulla destra, sulla sinistra un ENORME parcheggio, tento di consolarmi pensando che la strada chiaramente e' a senso unico, per cui da dove son arrivato io non si poteva raggiungere.

Vista del viale che dal Castello arriva al Laghetto
Il Viale

3 Problema : Trovare la cache !

Entro nel parco e mi dirigo a GZ, c'e un grande viale con un laghetto al fondo in cui stazionano Anatre e Oche, queste ultime come mi avvicino iniziano a starnazzare come sono usi questi tipi di animali, OK penso, se non volevo dare troppo nell'occhio e cercare con disinvoltura, quest'accoglienza era esattamente cio di cui non avevo bisogno...
Il GPS intanto punta su di una panchina di quelle disposte tutto intorno al laghetto, la panchina e' occupata naturalmente, da un ragazzo al telefono, la bici appoggiata allo schienale della panchina, spero che la telefonata finisca presto, oramai e' quasi buio.

Comunque devo prender tempo, passo davanti alla panchina sperando che il GPS rinsavisca e mi indirizzi un po' piu' in la' ma niente GZ e' proprio su quella panchina...
Il viale e' finito, mi sposto quindi sulla panchina prospiciente, che pero' e' a vista delle oche, che attaccano un altro concerto, questa volta piu' forte, visto che il primo non mi aveva dissuaso dall'andarmene...
La telefonata continua, in vivavoce (ma son troppo lontano per intuire quanto potra' durare) sono le 19:10, consulto l'hint che non lascia nessun dubbio, arriva l'amara conferma c'e da cercare una panchina...
Controllo, con una certa noncuranza la panchina sui cui sono seduto, gli giro intorno per non dare troppo nell'occhio, passo all'altro lato ma niente, so dov'e la cache grazie all'hint molto generoso e del resto non ci sono molti posti dove nasconderla su questa tipologia di panchine.
La telefonata continua, mi sposto di panchina, sperando che il GPS mi abbia tradito, in fondo e' pieno di alberi ad alto fusto qui intorno, il segnale GPS sara' sicuramente disturbato...
Con cautela controllando che nessuno mi veda (ma oramai sono le 19:30 ed e' praticamente buio)
tasto tutti punti plausibili, il telefonista sembra seguirmi con lo sguardo, ma sono lontano non credo veda quello che faccio, penso creda sia tarantolato per quegli strani gesti che faccio sulla panchina, o affetto da qualche turbe psichica.
Intanto arrivano due signore che scatenano le Oche, ne approfitto per verificare anche la panchina dal lato del telefonista che li' non potra' vedermi o perlomeno non agilmente visto che nel frattempo si e' sdraiato sulla panchina...
Niente anche questa e' pulita (si fa' per dire) non c'e nulla son sempre piu' convinto che la cache si li' sotto "lo sdraiato" sono ormai le otto meno venti, mio malgrado me ne devo andare, o non farò in tempo al mio appuntamento, devo attraversare Torino o quasi, mi lascia l'amaro in bocca aver individuato la cache quasi sicuramente e soprattutto dover interrompere la striscia consecutiva abbandonando la chance di arrivare al record...
Sono quasi al cancello di uscita. e mentre rimugino sulla fortuna che e' cieca mentre la sfiga ci vede benissimo, sento arrivare una bicicletta dietro di me, penso no ! non puo' esser vero, mi volto e vedo arrivare Mr. Telecom, mi passa vicino fissandomi, poi distoglie lo sguardo e prosegue (o il mio sguardo immagino piuttosto contrariato quando l'ho visto arrivare lo ha preoccupato, o le manovre sulla panchina l'hanno convinto io non sia a del tutto a posto e mi teneva d'occhio caso mai dessi in escandescenze al suo passaggio)
Mi blocco e lo seguo con lo sguardo fino a che non esce la parco, sono oramai le otto meno dieci, c'e una sola cosa da fare : Correre.
 E corro, (corro poi, si fa' per dire, corricchio visto che ho un ginocchio dolorante causa menisco) mi faccio tutto il viale, incrocio le due signore, borbotto qualcosa circa il fatto di aver perso qualcosa e vado oltre le signore mi guardano tra il preoccupato ed il divertito e proseguono oltre accellerando un po' il passo ho impressione.
Arrivo alla panchina, butto la mano e la cache e' li' !
Immagine del Logbook
Il Logbook
Un ultimo pensiero "gentile" a Mr. Telecom, una firma al buio e richiudo tutto, mentre mi accingo a riposizionare, arrivano una frotta di ragazzini non so da dove, ma passano dall'altro lato del laghetto, si fermano a discutere un attimo il tempo che le oche li avvistino e si precipitino a sfoltire l'assembramento con le loro grida stridule.
I ragazzi, infastiditi il giusto, si muovono, ed io ho l'occasione di riposizionare senza sguardi indiscreti.
E corro, corro fino a raggiungere i ragazzi che si voltano preoccupati, allora mi fermo e continuo a passo svelto molto svelto, e li sorpasso.
Sono le otto e 10, uscito dal cancello i ragazzi non mi vedono piu' e continuo la mia corsa fino alla macchina, ci salto sopra e parto a razzo, con il record piu' vicino ed il mio appuntamento, che finalmente.

venerdì 10 aprile 2020

La cache col Brivido

Ricevo da Giuli B e pubblico la sua avventura :


Dopo l’FTF all’astronave (GC7K31D), tento un secondo FTF qui. Noto che la cache ha resistito all’aggressivissima azione predatoria di questi giorni da parte del capo Dance Family, quindi dev’essere bella tosta. Fortunatamente oggi Franci è presa bene e mi aiuta molto attivamente a cercare. Dall’hint, da ciò che manca nell’hint e sapendo fino a che punto possa arrivare la voglia di divertirsi di varaless (l’owner), abbiamo il sospetto che la scatoletta si nasconda nella lunghissima siepe proprio di fronte alla vicinissima questura, così iniziamo a setacciare.
Per fortuna a quest’ora non passano tantissimi babbani, ma i pochi che passano sembrano piuttosto incuriositi dalle nostre ricerche. Una signora di mezza età in ciabatte (ci avrà viste dal condominio qui di fronte?) ci chiede se ci sono dei gattini nella siepe e si mette a guardare anche lei. Decido di seguire il consiglio dell’hint e le dico la verità, sfoderando il miglior sorriso da brava ragazza di cui sia capace.
Lei per un attimo mi guarda fissa negli occhi, non capisco se mi abbia presa per pazza o sia solo scettica, poi però inizia a raccontare che con suo figlio in passato ha cercato i pokemon e non le è piaciuto, le cacce al tesoro in cui si trovano cose reali le piacciono di più e si offre di aiutarci!
La signora si rivela essere molto gentile, simpatica e anche paziente e tenace, perché si mette davvero di buzzo buono a cercare per un bel pezzo. Franci la osserva e poi mi guarda basita. La situazione mi sembra così irreale che a un certo punto arrivo pure a pensare che la signora sia la mamma di varaless e che lui sia nascosto in macchina a osservarci e a ridere a crepapelle.
Intanto gli scrivo per chiedergli aiuto, perché, anche se non mi sembra che le telecamere della questura di fronte puntino proprio noi, lo spettacolo dei tre nostri deretani all’insù sul ciglio della strada non potrà certo passare inosservato alla polizia ancora a lungo…
La signora purtroppo desiste prima che arrivi la risposta dall’owner e ci saluta ringraziandoci molto per averla fatta divertire con una cosa così insolita. Io le rispondo che è tutto merito di varaless e che, se vorrà, qui a Biella ce ne sono decine di queste cose così insolite!
In attesa che l’owner possa rispondere, porto le bambine a prendere il gelato promesso alla partenza (sono ormai quasi le sette di sera, ma mi sa tanto che questa sera ceneremo tardino… ).
Mentre torniamo verso la macchina, ormai senza più molte illusioni di portare a termine il colpo, varaless risponde e, molto gentilmente, ci aiuta in diretta.
Qui si unisce anche Chiaretta nella ricerca. Eccola, che carina, la scatoletta! 
Secondo {FTF} della giornata!
Che soddisfazione! 
Be’, con i suggerimenti dell’owner tutto sommato è stato facile, ma senza direi che la D (difficoltà) è decisamente sottostimata…

Concludo ringraziandoti per questa cache, varaless, mi sono divertita molto più di quanto mi aspettassi: le cache con attributo “stealth required” personalmente mi mettono sempre un po’ d’ansia e qui mi sarebbe venuta anche se non avessi messo l’attributo... Invece è filato tutto liscio!
Visto soprattutto l’istituzione che si ha di fronte! Comunque ci è andata molto bene, siamo ancora a piede libero.

E anche stavolta, nessun badge “Fermato dalla Polizia Facendo Geocaching” !



giovedì 9 aprile 2020

Chiavi Viti... e Panchine !

E' inverno, meta' gennaio per la precisione, e fa' buio presto, malgrado cio' uscito dal lavoro, decido di andare a caccia, la cache, deve esser vicina, e non troppo complessa, questa qui in un parco pubblico, immagino potrebbe diventare un semplice e veloce Park&Grab.

Nulla di piu' sbagliato... ma andiamo per gradi.

Raggiungo il parco abbastanza facilmente, guidato dal mio fido GPS e riesco anche a parcheggiare nei pressi, malgrado la mia Tipo Station Wagon a noleggio non sia esattamente la vettura ideale per queste cose.
Ho il dubbio il mio parcheggio non sia proprio regolare, i vari cartelli vanno un po' interpretati, non mi rassicurano ma nemmeno condannano, e poi ho il vantaggio di poterla controllare dall'interno del parco, ed intervenire in caso di emergenza.
Arrivo in fretta a GZ che e' nei pressi di una panchina, c'e qualcuno che si aggira per il parco, alcune signore discutono animatamente nei pressi dell'ingresso, temporeggio, e nel frattempo mi leggo i vecchi log per vedere se, tra le righe  trovo qualche sibillina indicazione che possa tornarmi utile, si parla vagamente di viti... possibile sia nascosta in una delle viti della panchina ?
Osservo meglio quella che ho di fronte, ed in effetti ha delle viti che fissano le traversine di generose dimensioni l'owner potrebbe essere un artista che ha modificato una di queste vitone per inserirvi chissaì come il logbook, se e' cosi' c'e da trovare la vite giusta... addio Park&Grab penso, ed intanto inizia a scurire...

Intanto le signore arrivano ad un compromesso e si dileguano ognuna per la sua strada io inizio ad esaminare meglio la panchina, prima tasto un po' dappertutto, ed un pezzo di legno della panchina mi rimane in mano, poi mi concentro sulle vitone, sembrano bloccate mi serve qualcosa per tentare di svitarle, ho le chiavi di casa in tasca, provo con quelle, ma sono troppo fini, serve qualcosa di piu' spesso, sostanzioso, ci sono : le chiavi della Tipo !!!

Tipo Key
La Chiave
Sono spesse il giusto, anche se un po' debolucce, inizio ad armeggiare, ed armeggio un bel po' ma niente la vite non si smuove, mi illude, fa' qualche micromovimento, ma rimane saldamente piantata nella sua sede, all'improvviso, spunta un ragazzo con un cagnolino, il quale si dirige risoluto sulla siepe dietro la panchina, devo desistere darei troppo nell'occhio...
Mi siedo allora sulla panchina, e da seduto inizio a tastare la parte sotto, con poco convincimento, cerco di immaginare come si potrebbe nascondere una cache li sotto e non mi viene in mente proprio niente.

Il cagnolino intanto e' sempre piu' indaffarato dietro alla siepe e sembra non volerne sapere di andarsene con il suo paziente padrone sempre li' a due passi.
Essendo li' bloccato, decido di consultare l'aiuto generosamente messo a disposizione dall'owner, e' una foto, in cui si vede un lampione ed una panchina, ma la panchina certamente non e' quella su cui son seduto, e' un altra, si ma quale esattamente ? ce ne sono altre 4 li' intorno, mi muovo per cercare di capire da quale angolazione l'owner possa aver scattato la foto, e dopo un po' di studio, la individuo, la foto non e' molto recente ed il palo della luce ha cambiato leggermente aspetto ma direi proprio che la tolleranza del GPS mi ha fregato, sono andato dritto e deciso sulla panchina Sbagliata ! tra me e me penso, meno male che non son riuscito a svitare niente...

Dopo alcuni minuti che sembrano eterni, il cagnolino decide di cambiare siepe e forse anche parco ed il suo padrone gli sgattaiola fedelmente dietro, oramai e' buio, mi fiondo sulla panchina ed inizio a tastare il punto piu' probabile, ed e' li che la trovo, incastrata in modo invisibile e perfettamente camuffata da Vitona o qualcosa di simile, nel buio pesto, estraggo il logbook, firmo velocemente un po' come viene e la riposiziono.
OK si e' fatto un po' tardi, ma ci ho guadagnato sulla percorrenza della tangenziale che a quest'ora e' certamente meno trafficata.

Salgo in macchina, infilo la chiave per partire... e la chiave si rifiuta di entrare, strano penso non e' che ho inavvertitamente preso in mano la chiave della mia Alfa ?
E' buio pesto, accendo le luci di cortesia, e controllo, no no e' quella giusta, non mi sono mai accorto avesse un verso per infilarla, cosi' la giro e ritento : Non entra nemmeno cosi' mi sa che non ce l'ha un verso.
Mi arrendo all'evidenza, nel mio tentativo di svitare la vitona, l'ho rovinata, non molto, ma quel tanto che non gli permette piu' di entrare nel nottolino.
Cerco qualcosa per tentare di rimediare al danno, ma in quella macchina essendo in affitto non ho niente di mio, pensando con nostalgia alla mia cassettina con tutti gli attrezzi,, vado dietro sperando di trovare qualcosa, ma non c'e niente, solo la bomboletta del gonfiagomme...
Un po' nel panico, inizio a pensare a cosa fare, telefonare al carro attrezzi ok, poi pero' come lo spiego che la chiave non va' piu ? mi e' caduta in terra, di punta !
Mi e' caduta ed inavvertitamente l'ho calpestata storcendola !
Boh, mi sembrano tutte spiegazioni inverosimili, ed immagino gia' un sacco di obiezioni dell'omino della HERTZ notoriamente puntigliosissimo, sarà forse perche' so la verità...

Attrezzo Multiuso
Inizio a cercare innanzitutto gli occhiali, poi il numero da chiamare, rassegnato e anche un po' preoccupato riguardo le spiegazioni da dare, quando mi viene in mente che nel mio portafoglio dovrei avere l'attrezzo multiuso che mi e' stato regalato a Natale da un fornitore, e' una specie di carta di credito in ferro, forse con quella trovo qualcosa per ripristinare la chiave,
il problema e' che non ho idea di quale possa essere il danno, a guardarla cosi' sta chiave sembra non abbia niente, forse si e' sbeccata un po' la punta, anzi guardandola meglio, si e' proprio aperta un po'
Rincuorato dall'individuazione del potenziale danno recupero l'attrezzo, un lato e' ruvido sembra una lima, inizio a lavorare sulla chiave che cede facilmente, troppo facilmente, devo fare attenzione che se se ne stacca un pezzo addio' speranze di recuperarla, e soprattutto penso tra me e me di spiegare in modo plausibile l'accaduto !
Dopo un po' riprovo ad infilarla, ma niente, non c'e verso di farla entra la maledetta, alla fioca luce della luce di cortesia re-inforcati gli occhiali cerco di individuare altri danni, l'unico evidente e' un angolino schiacciato ed una fessura che ne attraversa la punta nella parte piu' sottile, per farla breve ci ho lavorato ancora alcuni minuti che mi sono sembrati un eternita' e poi la chiave, grattando e con difficolta' e' entrata, e finalmente ho potuto mettere in moto e tornare un paio d'ore dopo l'uscita dall'ufficio, a casa per cena.

Presentazione

Perche un Blog di Georacconti ?

L'idea di questo Blog e' nata in una chat tra Geocacher durante l'epidemia del "Corona Virus"  a Marzo 2020.
Logica vorrebbe che il primo post di questo Blog si preoccupi di spiegare dettagliatamente e con dovizia di particolari che cosa e', come funziona e soprattutto  che cosa significhi fare Geocaching.
Tuttavia io in questi racconti, vorrei provare a spiegare, documentandole le sensazioni, le emozioni, e le piccole scoperte che capita di vivere facendo Geocaching, mediante degli episodi a me personalmente accadute, o di cui ho sentito parlare da altri Geocacher con piu' esperienza di me.
Per cui, per chi si fosse incuriosito, prima, dopo o anche durante la lettura di qualcuno dei post che seguono, vi lascio qui gli indirizzi dei siti istituzionali, dove approfondire adeguatamente l'argomento :


          www.geocaching.com                                                            www.geocachingitalia.it

Nel frattempo, sia per chi ancora non ha idea di che cosa sia, sia per chi il Geocaching, non ha piu' alcun segreto, consiglio di proseguire nella lettura degli altri post, piccole testimonianze, spero per lo piu' divertenti, relative a quel che puo' accadere ad un Geocacher "nell'esercizio delle sue funzioni",cose che accadono di continuo intorno a Voi Babbani e di cui siete completamente ignari...